Simona Molinari è intervenuta in esclusiva per Radio Cusano Campus ai microfoni di “Che rimanga tra noi”, trasmissione di Alessio Moriggi e Francesca Pierri in onda dal lunedì al sabato dalle 16.30 alle 18.00. In diretta da New Orleans, la cantautrice jazz ha raccontato di come sia scampata di poche decine di minuti all’attentato di Storyville (quartiere dove tra l’altro è nato il jazz) della notte di Capodanno, quando alle 3.15 un’auto ha ucciso 15 persone (e ne ha ferite circa 30) falciandole tra folla festante di Bourbon Street.
“Al momento dell’attentato io ero andata via da poco, mentre c’erano i figli del mio compagno lì a festeggiare e hanno una foto sul luogo della strage di 3 minuti prima che accadesse“ ha dichiarato la jazzista che ha trascorso a New Orleans le vacanze con la famiglia.
“Sono ancora a New Orleans. Sono arrivata il 26 dicembre e sto festeggiando il Natale con alcuni parenti di qui, i figli del mio compagno vivono in America. Abbiamo deciso di trascorrere questi giorni a New Orleans, eravamo giustappunto in Bourbon Street proprio a festeggiare il Capodanno e quindi ci siamo ritrovati in questa situazione incredibile, assurda” ha aggiunto.
Molinari ha poi riportato alcune sensazioni sue e dei suoi familiari nei momenti di panico: “Incredibile che io fossi lì un’ora prima e i ragazzi 3 minuti prima, avevano appena girato l’angolo. C’era gente che scappava e che diceva ‘scappate, scappate, c’è gente che sta morendo’, mostrando dei video della gente per terra“.
Al momento dell’attentato, New Orleans era tappezzata di auto della polizia per i festeggiamenti di Capodanno. ”È stato assolutamente inaspettato, per quanto uscendo dal ristorante dove abbiamo mangiato quella sera, quindi verso l’una/due di notte il posto era completamente pieno di polizia, ogni dieci metri c’era una macchina della polizia. Bourbon street è una via molto particolare, c’è molto caos, è un gran mix di persone di tutti i luoghi e di tutti i ceti, tutti mescolati insieme, una strada bellissima piena di gente, con musica, artisti, in cui si mischiano anche il bene e il male e ci sono borseggiatori e delinquenti in giro. Per questo c’era tanta polizia, ma evidentemente questa persona è riuscita a eludere tutta la sorveglianza e a entrare in questo modo. Non riesco proprio a capire un gesto del genere, tra l’altro lì, data l’ora, c’erano solo ragazzi tra i 20 e i 30 anni” ha aggiunto Molinari.
Locali semivuoti nei giorni dopo l’attentato.
“Chiaramente non è la New Orleans festosa che ho visto nei giorni precedenti. La città è piena di controlli, chiaramente si respira un’aria diversa da quella che si respirava un attimo prima, il quartiere francese è completamente diverso, ieri i locali erano tutti semivuoti” ha dichiarato Simona Molinari.
Sugar Bowl rimandato di un giorno e gestito in sicurezza
“Il giorno dopo l’attentato ci sarebbe dovuto essere lo Sugar Bowl, che è un evento sportivo molto atteso qui e lo hanno spostato di un giorno. 80 mila persone in uno stadio. Io mi sono rifiutata di andare anche se avevo il biglietto, ma è stato tutto tranquillo e sicuro. La reazione, dunque, è stata ottima. Hanno gestito tutto alla grande e in massima sicurezza” ha concluso la cantautrice.
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