Alessia Morani, ex deputata del Partito Democratico, è intervenuta ai microfoni di Radio Cusano Campus, durante la trasmissione “In Dino Veritas”, condotta da Dino Giarrusso e Martina Gatto, per commentare le recenti dichiarazioni di Donald Trump contro gli Stati che cercano un dialogo sui dazi, e per lanciare un appello alla politica italiana.
“E’ abbastanza inquietante perché significa che alla guida del mondo c’è qualcuno senza limiti che quando parla parla a ruota libera, si rivolge ai capi di stato e di governo come fossero i suoi vassalli. C’è un’escalation di violenza ovunque si guardi, tutto è fuori dai limiti. Hanno sdoganato la libertà di insultare e quello che si pretende è che si possa dire di tutto senza che quel tutto abbia delle conseguenze. Da un punto di vista educativo è terrificante, in più quando lo fa l’uomo più importante e potente del mondo che guida un paese diventa il peggiore del mondo. E’ quindi un problema per tutti.”
In vista della visita ufficiale della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Casa Bianca, prevista per il 17 aprile, l’ex deputata PD ha espresso forte preoccupazione: “Mi stupisce la mancata reazione. Io vorrei che chi governa, siccome si riempiono la bocca dell’orgoglio nazionale, del patriottismo, che ci dicessero qualcosa in merito. Io non posso accettare che la nostra Presidente del Consiglio che io non ho votato, con cui condivido quasi nulla, si presenti il 17 aprile da Trump come se lo stesso non avesse detto nulla. Abbiamo una dignità politica e senso delle istituzioni.”
Prosegue sull’urgenza, in questo momento storico, di creare un’opposizione unita: “Dobbiamo fare uno sforzo per cercare le cose che abbiamo in comune, piuttosto di sottolineare sempre quelle che ci dividono. E io penso che questo sforzo vada fatto anche per quello che stiamo vedendo accadere nel mondo. Trump è il loro capo politico, è il capo mondiale della destra sovranista. Stiamo vedendo la più grande manifestazione di quello che può essere la destra oggi. E siccome a nessuno di noi piace, questo sì che ci accomuna, penso che dobbiamo fare tutti uno sforzo per accantonare le nostre diversità e fare un passo avanti per quello che ci accomuna. Dobbiamo essere responsabili.”