27 Dicembre 2024

Paolo Inselvini: “Inaccettabile usare fondi UE per progetti come DragTivism Junior. Rischio confusione e perdita d’identità per i giovani”

“L’Unione Europea spende milioni di euro per progetti come il ‘DragTivism Junior’, orientati alla decostruzione del genere e rivolti a giovani di età tra i 14 e i 17 anni, una scelta che consideriamo del tutto inaccettabile” ha dichiarato l’eurodeputato Paolo Inselvini di Fratelli d’Italia durante il suo intervento a Calibro 8, il programma condotto da Francesco Borgonovo, in onda su Radio Cusano Campus e Cusano Italia TV dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 9:30.

“Il progetto DragTivism Junior rappresenta solo la punta dell’iceberg di milioni di euro di finanziamenti che l’Unione Europea e la Commissione Europea hanno dato a progetti legati ad associazioni LGBT, che ricordo essere una delle lobby più potenti a livello europeo” ha sottolineato Inselvini, aggiungendo che “con questo progetto si finanziava un corso per avvicinarsi alla decostruzione del genere e alla cultura drag, diretto, tra l’altro, ai ragazzi tra i 14 e i 17 anni”.

“Siamo davvero preoccupati per l’impatto di simili iniziative sui nostri giovani” ha affermato l’eurodeputato, ribadendo che “è ingiusto e pericoloso che si rendano soggetti i minori a corsi pensati per avvicinarli all’attivismo LGBT”.

Inselvini ha espresso il timore che questi progetti generino confusione, affermando: “Quando ci sono identità infinite, non esiste identità”. E ha aggiunto: “Sappiamo e vediamo tutti i giorni quanto i giovani facciano fatica a trovare una propria identità; questi corsi dicono ‘ti aiutiamo a trovare la tua identità fra le innumerevoli possibili,’ ma fanno l’opposto”.

“Quando si parla di immigrazione, di gender, di sessualità, l’obiettivo è rubare l’identità ai giovani, creare confusione nelle loro menti e privarli di quella forza vitale che serve per impegnarsi nel sociale, nella politica, per inseguire un sogno” ha dichiarato Inselvini, evidenziando come questi corsi rischino di indottrinare i giovani e allontanarli da una crescita consapevole.

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