26 Dicembre 2024

Don Ambrogio Mazzai sull’albero di Natale fucsia a Verona: “Ci vuole veramente qualche difficoltà per attribuirmi un pensiero omofobico”

Ci vuole veramente qualche difficoltà per attribuirmi un pensiero omofobico” ha dichiarato Don Ambrogio Mazzai, prete della diocesi di Verona, intervenendo questa mattina a Calibro 8, condotto da Francesco Borgonovo su Radio Cusano Campus e in radiovisione su Cusano Italia TV(canale 122 del digitale terrestre). Al centro della discussione, la polemica sull’albero di Natale fucsia installato dall’amministrazione comunale di Verona e il sondaggio lanciato sui social dal sacerdote, che ha scatenato accese reazioni politiche.

Don Ambrogio ha difeso la sua posizione, spiegando: “Si tratta di un sondaggio popolare che cita esattamente ciò che le persone mi hanno detto e che è stato confermato da migliaia di risposte. La mia priorità è che ogni decorazione sia coerente con il contesto in cui è posta, oltre a essere esteticamente piacevole. Questo albero non lo è, e per di più è stato pagato con soldi pubblici: trovo che questo sia molto grave e scandaloso.”

Sulla richiesta di ritirare il termine “frociaggine,” usato nel sondaggio, il sacerdote ha precisato: “Non c’è nulla di offensivo: è una citazione ironica, e chi si sente offeso dovrebbe farsi un esame di coscienza. È semplicemente un’espressione popolare che riflette il sentimento di molte persone.

Interrogato sull’iniziativa del Ministro Valditara riguardo l’educazione all’affettività nelle scuole, Don Ambrogio ha espresso una visione chiara: “Educare a un’affettività sana, pulita, che sia umanizzante, è certamente positivo. Ma questo non deve diventare il pretesto per veicolare ideologie o concetti superati come il patriarcato, che offendono l’intelligenza delle persone. Bisogna insegnare a ragazzi e ragazze a relazionarsi in modo rispettoso con gli altri, valorizzando la propria identità e capacità.”

Il sacerdote ha sottolineato anche l’importanza del ruolo genitoriale nell’educazione affettiva: “Il figlio impara l’affettività osservando i genitori. Se i genitori non riescono a vivere nella fedeltà o nel rispetto reciproco, come potranno insegnarlo ai figli? La famiglia deve essere il primo luogo di formazione affettiva, ed è prioritario lavorare su di essa.

Infine, tornando sull’albero di Natale, Don Ambrogio ha sintetizzato il suo pensiero con una battuta: “Direi al sindaco di Verona che si poteva evitare di spendere i soldi dei cittadini per imbruttire la città. Viviamo già in un mondo pieno di brutture: aggiungerne altre non rende un buon servizio all’umanità.”

Related Post